Un uomo misterioso, una vincita sbalorditiva in denaro appresa in un bar di periferia, una banda di delinquenti armati di coltelli e un inseguimento dall’esito ignoto. sembra la trama di un romanzo giallo dai toni noir ma in realtà è quello che è successo ieri mattina in un bar del barba a Quarrata.
Secondo la ricostruzione, in data 13 dicembre, un uomo di circa 45 anni, con quello che si presume essere il padre, entra nel locale in tarda mattinata per ordinare un panino e una birra, nel frattempo estrae un biglietto e chiede al cassiere della tabaccheria i numeri dell’ultima estrazione del super enalotto, non passa molto tempo che tutti i presenti vengono scossi dalla plateale esultazione dell’uomo, questo in preda all'euforia comincia a sbandierare la matrice davanti al padre e ai presenti, il tabaccaio conferma di aver appurato la veridicità della vincita.
La Faccenda comincia qui a degenerare, l’uomo probabilmente sotto shock, continua a ripetere di voler regalare denaro a tutti i presenti e di voler acquistare il locale, il padre a questo punto cerca di tranquillizzare il figlio cercando di portarlo all’esterno del bar dov’era parcheggiata l’auto, i testimoni asseriscono fosse una punto grigio metallizzata, un anziano che assistiva alla scena dice di ricordare sicuramente la parte iniziale della targa “CC290”.
Adesso la trama prende un tono acceso, alcuni giovani rumeni, habitué del posto, si accorgono del fortunato vincitore e cominciano a stuzzicarlo con offese e battute mettendo l’uomo in una situazione di forte imbarazzo, quest'ultimo, sprezzante della imparita numerica col branco, una mezza dozzina di ragazzi tra 20 e 30 anni, inizia a rispondere in modo spavaldo alle loro minacce, qui l’urlo di uno spettatore avverte il genitore che qualcuno ha estratto un coltello, a questo punto il padre spazientito dal figlio invita lo stesso ad entrare in macchina lato passeggero. Sembra anche che il quarantacinquenne lamentasse dolore alla spalla e probabilmente non era alla guida proprio per questo motivo. I testimoni dicono che l'auto sia partita in direzione Valenzatico ad alta velocita e che il gruppo di ragazzi si sia subito dopo dato all’inseguimento con scooter e auto.
A detta dei presenti la scena fuori dal bar è durata circa 15 minuti e in un primo istante sembrava fosse finita con la partenza dei due uomini, ma alcune persone hanno sentito il dovere di avvertire i carabinieri per il fatto che uno dei ragazzi, pregiudicato e incline alla violenza, ha dato l’impressione di voler commettere un reato, alcuni presenti asseriscono di aver sentito esplicitamente pianificare il furto della matrice.
I carabinieri non sono riusciti a risalire all’identità dei due uomini, ma dall’identikit l’uomo risulta alto circa uno e novanta, moro, capelli corti, magro, il padre sembra lo abbia chiamato più volte Enrico ma ce un po’ di incertezza tra i testimoni, l’uomo stesso si è in alcune occasioni apostrofato con alcuni di quelli che sembravano soprannomi.
I carabinieri sembrano preoccupati perché non sono riusciti a rintracciare i giovani aggressori di cui hanno le generalità, sembrano essere irrintracciabili, anche parenti e amici non hanno loro notizia al momento